L'amore che trasforma la vita
A Pires do Rio, in Brasile, come Suore Francescane dei Poveri sosteniamo oltre 150 bambini e adolescenti attraverso due progetti: Girassol, una scuola materna per bambini/e fino ai 5 anni, che promuove uno sviluppo olistico, combinando istruzione per l’infanzia, benessere e salute in sinergia con la rete socio-assistenziale e Semear, che offre attività di doposcuola per bambine e adolescenti, lezioni di musica, artigianato, danza e cucina. In entrambi i progetti ci impegniamo a sostenere le famiglie vulnerabili aiutandole nello sviluppo umano, spirituale, educativo, culturale dei più giovani.
Col passare degli anni abbiamo potuto osservare la generatività di questi progetti e il loro impatto positivo sulle persone che ne usufruiscono: abbiamo collaboratrici che da piccole hanno fatto parte dell’utenza di questi servizi e che oggi s’impegnano ad aiutare altri bambini; ci sono persone che vengono a ringraziarci per il bene ricevuto; ci sono volontarie e benefattori/trici che decidono di contribuire, perché sentono che questo lavoro fa la differenza nella vita delle persone.
Abbiamo chiesto ad Heloisa, la direttrice dei due progetti, di raccontarci qualche esperienza concreta.
“L’anno scorso abbiamo accolto un bambino che presentava un comportamento molto difficile, ragion per cui aveva già cambiato tante scuole e centri diurni: picchiava i compagni, piangeva, era molto aggressivo, distante e non riusciva a portare a termine le attività proposte.
Con il passar del tempo, abbiamo cominciato a capire che a questo bambino mancavano dimostrazioni di affetto, di tenerezza, per cui come équipe abbiamo deciso che avremmo adottato abbracci ed elogi come strumenti pedagogici. In poco tempo abbiamo constatato una trasformazione: il bambino ha cominciato ad ascoltarci e a rispettare compagni e compagne.
Non sapeva abbracciare, si sentiva imbarazzato se riceveva un abbraccio, ma col tempo ha cominciato lui stesso a usare gesti d’affetto nei nostri confronti e il suo comportamento è migliorato notevolmente, è diventato più allegro. Siamo rimaste profondamente commosse dalle parole della madre, che più volte ci ha ringraziato confermandoci che la cura e l’amore ricevuto hanno cambiato la sua vita, migliorando il suo comportamento e favorendo la sua crescita e hanno aiutato lei nel suo ruolo di mamma.
Sappiamo che, per varie ragioni, non sempre le famiglie riescono a offrire il sostegno primario, un ambiente amorevole e sicuro per i propri figli. Ciò ci spinge sempre più a impegnarci nella nostra missione di cura delle ferite, facendo la nostra parte per la costruzione di una società fondata sull’amore. È sempre bello toccare con mano come un semplice gesto di affetto può curare le delusioni e trasformare la vita dei nostri piccoli.”
Heloisa Maria Agapito de Oliveira