21 settembre 1932 – 6 novembre 2023
Chiunque abbia incontrato suor Mary Maloney capiva in pochi minuti che aveva un amore appassionato per i poveri. Il suo desiderio di servirli era illimitato. Niente era troppo o troppo difficile. Motivata dal suo profondo amore per Dio, per il Vangelo di Gesù e dall’esempio della fondatrice delle Suore Francescane dei Poveri, la Beata Francesca Schervier, il cuore inquieto di Mary cercava sempre il modo di raggiungere gli altri/e e di alleviare le loro sofferenze.
Mary Alice era la seconda di tre figli di Joseph e Alice Graham Maloney. Nata il 21 settembre 1932 a Brooklyn, New York (NY), ha frequentato insieme al fratello Joseph e alla sorella Kathleen la Public School 102 a Brooklyn e la St. John High School a Goshen, diplomandosi nel 1950.
Mary ha conosciuto le Suore Francescane dei Poveri mentre faceva volontariato come assistente infermiera all’ospedale St. Peter. Ad attrarla è stata la gentilezza delle suore verso i pazienti e la loro disponibilità a prendersi cura di loro indipendentemente dalla loro possibilità di pagare.
Mary è entrata nella Congregazione al Mount Alverno Convent di Warwick, NY, il 1° novembre 1949 ed è stata investita dell’abito l’anno successivo, ricevendo il nome di Suor Mary Kevin. Ha fatto la sua prima professione di voti il 10 maggio 1952 e la professione perpetua l’8 settembre 1957.
Vista la sua simpatia per le suore dell’ospedale, è stato naturale che Sr. Mary Kevin abbia frequentato la St. Michael School of Nursing di Newark, New Jersey, diplomandosi come infermiera nel 1955. Ha poi conseguito la laurea in infermieristica presso la St. John University, seguita dalla specializzazione nel 1959. Suor Mary Kevin è stata direttrice del servizio infermieristico presso la Scuola di Infermieristica dell’ospedale St. Peter a Brooklyn e ha continuato a prestare servizio presso il St. Michael Medical Center, a Newark, e il St. Francis Community Hospital, a Jersey City, per un periodo di 10 anni; tutto ciò l’ha preparata per il futuro.
Il primo incarico missionario di Sr. Mary, nel 1965, era quello che lei sognava: prendersi cura dei poveri e dei malati indigenti in Brasile. Secondo le sue stesse parole, sono stati “7 anni di gioia, sfide e apprendimento”. Insieme ad altre suore statunitensi e brasiliane, era stata assegnata alla sala maternità e alla nursery, dove assisteva le madri durante il parto e poi forniva assistenza nei villaggi locali. L’esperienza è stata arricchente. La vera sfida per Sr. Mary è stata superare la barriera linguistica e imparare a parlare il portoghese. Tuttavia, giorno dopo giorno, ha imparato sempre di più dalle suore e dalle persone che ha servito. Quando lavorava con i bambini dell’asilo, loro la amavano ancora di più perché ridevano insieme mentre correggevano i suoi errori linguistici.
Nel 1971, Sr. Mary è tornata a Brooklyn, per svolgere il suo ruolo nella leadership della Congregazione come assistente dell’amministratore generale e come membro del Community Service Board, che era responsabile della vita comunitaria. Una volta terminate le sue responsabilità di leadership, Sr. Mary si è trasferita a Chicago, dove è diventata direttore esecutivo della Federazione Francescana. Durante questo periodo, ha servito anche come ministra della Comunità per il programma di studi francescani delle Sfp. Inoltre, ha studiato all’Università St. Bonaventure, conseguendo un master in Studi Francescani nel 1978.
Una volta terminato il suo servizio alla Federazione, lo spirito inquieto di Sr. Mary l’ha chiamata a una nuova sfida. Ha così cominciato a studiare il francese all’Università Laval del Quebec per prepararsi a un altro viaggio missionario al servizio dei poveri in Senegal, in Africa.
A Koungheul, il Vescovo aveva chiesto a Sr. Mary di visitare i villaggi circostanti per curare i malati e aprire cliniche. All’epoca non c’erano medici e la gente della zona aveva un disperato bisogno di cliniche mediche e altri servizi. Ogni giorno Suor Mary si recava in ambulanza nei villaggi con provviste, medicinali, acqua e attrezzature, accompagnata da due persone senegalesi che parlavano i vari dialetti africani.
Nel 1984, Sr. Mary è rientrata a New York e nel giro di una settimana ha ricevuto un altro invito a servire i poveri nella mensa interconfessionale “CHiPS”, acronimo di “Christian Help in Park Slope”, che aveva bisogno di un direttore. Sr. Mary era perfetta per quel lavoro, e vi è rimasta per 25 anni. Insieme a un gruppo di volontari impegnati, cucinavano e servivano pasti a 200-300 persone al giorno. I senzatetto, molti ex detenuti, immigrati e persone che lottavano contro la dipendenza, venivano quotidianamente a ricevere l’aiuto necessario per “rimettersi in piedi”. Inoltre, quando si presentò alla porta una giovane ragazza incinta senza un posto dove vivere, suor Mary e l’équipe di “CHiPs” si misero subito al lavoro per sollecitare chiese, scuole, uffici governativi e amici a raccogliere fondi per acquistare l’edificio accanto e nel giro di sei mesi, hanno ottenuto nove piccoli appartamenti per giovani donne incinte senza fissa dimora e per i loro bambini. L’hanno chiamata “Frances House”, in onore della Beata Francesca Schervier.
Insieme a questo servizio a Park Slope, Mary avviò una “Casa di Contemplazione” con Suor Rose Margaret Delaney, sua cara amica. La serenità della casa, situata prima su un lago e poi in una casa nei boschi fuori Warwick, alimentava la sua capacità di lavorare al CHiPS e di assistere i bisognosi. Nei fine settimana, la casa era aperta alle nostre suore e ad altri per pregare, stare in silenzio e contemplare la bontà e l’amore di Dio. Durante questi anni, Sr. Mary ha anche offerto direzione spirituale, ha servito come ministra delle vocazioni e ha ospitato il programma di inter-noviziato francescano a Mt. Alverno.
Nel 2015, Sr. Mary ha trascorso alcuni anni di transizione presso la Emmaus House, a Long Branch, New Jersey, e poi ha vissuto alla Pinecroft House of Peace a Cincinnati, prima di venire a risiedere al Convento St. Clare. Qui ha servito come ministra della Comunità di suore Magnificat, fino a quando le è stata diagnosticata un’insufficienza renale che ha limitato le sue attività. Mentre trascorreva del tempo con altre persone in dialisi tre volte alla settimana, Mary divenne una presenza di preghiera e un segno di speranza per coloro che incontrava lì.
Nel settembre 2023, Mary ha messo completamente la sua vita nelle mani di Dio, il suo amorevole compagno che l’aveva guidata durante i suoi molti anni di servizio. Le sue care sorelle, la sua amata famiglia e gli amici più intimi le hanno fatto visita frequentemente durante le ultime settimane e gli ultimi giorni, fino a quando sr. Mary è passata tra le braccia del suo Amato nel pomeriggio del 6 novembre 2023.
Ti auguriamo pace e una generosa ricompensa, cara sr. Mary: i poveri che hai servito con tanta passione in vita canteranno le tue lodi davanti al trono di Dio.
Sr. Jo-Ann Jackowski, Sfp
Suor Mary Maloney, SFP
“Spirito forte”
Determinata, fiera e divertente, la sua volontà troverà un modo.
Fatevi coraggio, concentratevi sull’obiettivo, e la fede vincerà il giorno.
Ha camminato in avanti e aperto nuovi sentieri,
eccelleva e cercava di ottenere di più;
se non per rispondere alla grande chiamata di Dio, a cosa serve una vita intera?
E così ha risposto con la sua vita,con le sue risate, semplici e forti,
incoraggiando la famiglia di Dio, alla quale tutti noi apparteniamo.
© 2023 Beverly Kaye
Ecco alcune testimonianze di suore, associati/e e amici che ricordano Sr. Mary Maloney con affetto:
Quando penso a Sr. Mary Maloney, mi viene in mente una citazione di sant’Agostino: “Il nostro cuore è inquieto, finché non riposa in te, o Signore”. Credo che Sr. Mary abbia avuto un cuore inquieto in questa vita, che solo Dio poteva soddisfare. Riposa nella pace di Dio che avvolge, Sr. Mary
Sr. Marilyn Trowbridge, Sfp
Il Signore ha visitato la sua servitrice, la nostra Sr. Marie, la terra esulta e canta.
Come missionaria in Senegal, hai sfidato i venti e il caldo per andare incontro al Signore servendolo attraverso i poveri nella Congregazione SFP. La tua generosità, la tua disponibilità, la tua semplicità e il tuo amore per i poveri ti hanno reso una donna forte e coraggiosa che ha generato umanità e asciugato le lacrime di molti/e. Grazie, sorella. Hai sopportato il caldo del Saloum, a volte fino a 45 gradi, ma sempre con il sorriso sulle labbra. Hai vissuto in condizioni difficili, senza elettricità né acqua potabile. Nella comunità avevate lampade a paraffina per l’illuminazione e un pozzo senza pompa che vi forniva l’acqua. Il vostro vero cibo e conforto era Cristo. La comunità di Koungheul – Louanga- Missira- Koumbidia ti rende un vibrante omaggio. Pioniera instancabile, hai incarnato l’amore di Dio con azioni concrete. Quanti villaggi hai visitato con il tuo furgone su strade impervie per incontrare i sofferenti. Hai toccato la povertà con le tue mani. Come la Beata Madre Francesca, il fuoco dell’amore per il prossimo ardeva nel tuo cuore. Grazie di cuore! Avevi un cuore buono e un’anima buona. Che Madre Francesca ti accolga in paradiso, insieme a tutte le sorelle Sfp. Il Senegal ricorderà sempre il tuo coraggio. Il tuo sorriso rimarrà nei nostri cuori. Riposa in pace, valorosa missionaria.
Entra nella gioia del tuo Dio!
Sr. Rose Ndong, sfp
Il breve tempo che ho trascorso con le nostre suore a Cincinnati è stato sufficiente per essere contagiata dall’amore, dalla gioia e dall’energia della nostra cara suor Mary Maloney, soprattutto nella donazione della sua vita a favore dei più poveri. Ci manca e siamo certi di poter contare sulla sua intercessione.
Sr. Thalyta Pereira Lima, sfp
Suor Mary Maloney era la direttrice vocazionale quando sono entrata nelle Suore Francescane dei Poveri nel 1998. Avevo partecipato ai weekend di ricerca presso la Casa della Contemplazione di Warwick, a New York. È stata lei a visitare i miei parenti più stretti informandoli del mio desiderio di entrare nella Congregazione. È stata così fedele nello scrivermi e nell’incoraggiarmi durante la mia formazione. La sua dedizione al servizio dei poveri è stata semplicemente insuperabile. Grazie, Sr. Mary, e che Dio ricompensi ampiamente le tue opere buone in cielo.
Sr. Armida Sison, sfp
“Ciò che abbiamo fatto nella nostra vita, ci rende ciò che siamo. Tutto, assolutamente tutto, conta”. Soyal Ripoche
Suor Mary ha toccato la mia vita mentre lavoravo al Magnificat. Il suo bel sorriso e la sua semplicità, la sua dedizione e il suo servizio ai poveri e la sua forte e incrollabile determinazione mi hanno ispirato e motivato.
Suor Mary ha affrontato la sua malattia con la stessa determinazione: accondiscendente e determinata. Quando la sua salute ha cominciato a cedere, è stata un modello di accettazione.
La sua forza e la sua luce, la sua tenerezza e la sua compassione per i poveri vivono in tutto ciò che ha amministrato nella sua vita. La sua vera ricompensa è il cielo.
Associata Sfp Anne Cabanas
Per noi senegalesi, la morte di Sr. Mary è come un grande baobab che cade. Grazie Signore per avercelo donato per tanti anni. Che riposi in pace.
Associato Sfp Justin Senghor
Sono sempre stata in soggezione per l’amore incrollabile di Suor Mary verso i più poveri tra i poveri, i senza tetto e tutti/e coloro che soffrono in modi che posso solo lontanamente comprendere. Mi sono piaciuti anche i suoi racconti di quando era una giovane suora. Aveva talvolta degli atteggiamenti molto vivaci, ma era sempre devota alla sua vocazione.
Jennifer R. Gerth, archivista congregazionale