Suor Paula Huecker, SFP

21 settembre 1943 – 24 maggio 2021

C’è una canzone che descrive al meglio il cuore della vita di suor Paula e dice “nella pace, camminerò… nella bellezza, cammino…”. Non importa dove si trovasse, non importa cosa le venisse chiesto di fare, suor Paula cercava di farlo in pace e bellezza, con amore e gentilezza. Dal momento in cui sentì che Dio la chiamava alla vita religiosa, non si guardò più indietro. “Guarire le ferite di Cristo nell’umanità povera e sofferente” divenne il centro della sua vita, e lei si diede a Dio – e agli altri – completamente.

Corrine era nata da Theresa e Paul Huecker il 21 settembre 1943 a McCartysville, Ohio, la quinta di 6 figli. Insieme ai fratelli Edward, Robert e William e alle sue sorelle, Madonna e Carol, ha frequentato la scuola elementare di McCartysville e la scuola superiore locale di Anna, sempre in Ohio, dove si è diplomata nel 1961. La famiglia viveva in una fattoria, impegnata in molte faccende quotidiane, ma la loro vita non era solo lavoro. Un ruscello attraversava la proprietà e diventò un’area di gioco naturale per tutti, permettendo ai bambini di rinfrescarsi nell’acqua fresca in estate e di pattinare sulla sua superficie ghiacciata in inverno.
Corrine aveva incontrato sia le Suore Francescane dei Poveri che le Suore del Preziosissimo Sangue quando era giovane, e fu il carisma di Madre Francesca e il servizio ai malati e ai poveri ad attrarla. Entrò nel noviziato al Convento di St. Clare, a Cincinnati, il 17 settembre 1961, facendo la sua prima professione dei voti il 25 agosto 1963 e la professione perpetua il 25 agosto 1969.

Suor Paula inizialmente lavorò come assistente infermiera a Our Lady di Bellefonte, Ashland -Kentucky. Alcuni anni dopo, iniziò i suoi studi presso la St. Elizabeth Hospital School of Nursing a Dayton, in Ohio, diplomandosi come infermiera nel 1969. Nel 1971 tornò a Our Lady di Bellefonte per continuare a curare i suoi pazienti. Il suo modo di fare tranquillo e pacifico la rendeva una candidata ideale per l’infermieristica. La sua compassione per i malati e i morenti divenne ben nota nella comunità, e trascorse i successivi 33 anni ad assistere tutti/e coloro che erano affidati alle sue cure.
Ha riversato il suo talento artistico, ereditato da sua madre, nel disegno, nella pittura e nell’artigianato. Sapeva riprodurre perfettamente le immagini – o crearne di nuove che rispecchiassero i suoi desideri. Il suo talento si esprimeva nella creazione di bellissimi biglietti d’auguri che spesso abbellivano le stanze delle suore e degli amici che ne erano felici destinatari. Lavorava anche con la creta, producendo belle statuine di Gesù Bambino e le pecorelle della storia della Natività da condividere con gli altri durante il periodo natalizio.

La cura per i malati di Ashland erano la sua passione e il suo amore – ma ciò non impediva alla sua giocosità infantile di emergere e fiorire. Forse era ancora mossa dal desiderio di “riparare quello che è rotto e curare il dimenticato”, quando con la sua cara amica Jane, nei fine settimana, perlustrava i mercati delle pulci della zona, tornando a casa con le braccia piene di tesori. Sr. Paula li puliva e riparava amorevolmente, rammendando e rivestendo le bambole per il suo divertimento, dando loro una seconda vita.
Per quanto fosse meraviglioso il suo amore per il suo ministero e per le persone della comunità, il suo cuore e il suo talento furono entrambi impegnati quando le fu chiesto di lasciare Ashland per Cincinnati, per occuparsi delle suore malate e anziane al Mercy Franciscan Terrace nel 2004. Qui, tutte le energie di Paula si sono riversate nell’amore, nella compassione e nel servizio alle sue sorelle come coordinatrice delle cure e ministro della comunità sia alla Terrace, sia al piano Magnificat quando le suore si sono trasferite al convento di Santa Chiara. L’organizzazione del piano infermieristico con la sua cara amica, l’associata Anne Cabanas, e la cura delle suore hanno avuto un impatto profondo sulla sua vita; è stata un’opera d’amore! Ha continuato ad essere una sorella per le suore, provvedendo ai loro bisogni, sia spirituali che fisici; e anche qui, ha usato la sua creatività ben allenata e le sue capacità di cucito per riparare e rinnovare abiti e altri oggetti che avevano bisogno di essere rimessi a nuovo e che le suore amavano e volevano conservare. Infermiera abile e compassionevole, Paula ha sempre messo i bisogni degli altri davanti ai propri.
Nel 2018, sr. Paula si è dovuta allontanare dal ministero che amava a causa di problemi di salute. Anche per la sua indole tranquilla, la maggior parte delle persone non era a conoscenza della sua sofferenza. Il coraggio con cui ha vissuto le ha permesso di abbracciare il Cristo sofferente nel corpo e nell’anima. Il suo “Sì” alla chiamata di Dio era completo.
Le letture e i canti che Paula ha scelto per la sua Liturgia della Risurrezione riflettono lo spirito con cui ha vissuto. Più di ogni altra cosa, sr. Paula ha vissuto e amato la sua chiamata. Dio era al primo posto nella sua vita; trovava il tempo per la preghiera e per nutrire la sua vita spirituale, e con energia, amore e compassione, serviva i poveri e i malati – in silenzio e con amorevole cura!

Ecco alcune testimonianze di suore e associati/e che ricordano Sr. Paula Huecker con affetto:

Suor Paula era un’anima molto tranquilla. È stata una persona fedele a ciò che Dio le chiedeva durante tutta la sua vita. Per molti anni ha lavorato come infermiera in uno dei nostri piccoli ospedali nelle zone rurali del Kentucky. Tuttavia diceva sempre a tutti/e che il suo ministero preferito era quello di occuparsi dei noi, delle suore malate e anziane al Franciscan Terrace e alla Magnificat Community. Ha dato tutta se stessa a questo compito e ciò era evidente a tutti/e. All’insaputa della maggior parte delle persone, ha affrontato molteplici difficoltà di salute nel corso degli anni. Credo che Paula conoscesse molto bene il Cristo sofferente e tuttavia concentrava le sue energie sugli altri/e e su quelle cose che davano vita a lei o agli altri. Sr. Paula mi ha testimoniato personalmente l’energia della grazia guaritrice che ci giunge attraverso la sofferenza personale. Sei stata buona e fedele, tua sorella per sempre,
Sr. Marilyn Trowbridge, sfp

Ringrazio Dio per la vita di Sr. Paola e per averla conosciuta come donna di preghiera, molto disponibile e generosa. Ricordo che non si è mai stancata di amare e servire l’altro quando ho condiviso un pezzo di cammino con lei nell’esperienza contemplativa nella comunità di Santa Elisabetta ad Assisi. Che Gesù, che lei ha tanto amato e servito nel carisma di Madre Francesca, la accolga con il centuplo promesso.
Sr. Marie Augustine Ndione, sfp

Ricordo con affetto il suo innato sorriso!
Premurosa e gentile!
Che Dio l’accolga nel suo Paradiso!
Sr. Francesca Atorino, sfp

Suor Paula era abbondantemente benedetta da molti talenti. Ed era sempre pronta e desiderosa di condividere queste benedizioni con gli altri/e. Era una sarta di talento. poteva creare un modello e fare il vestito o la gonna. Poteva rammendare uno strappo nei pantaloni; allungarli o accorciarli. Le dava un grande piacere poter rendere un servizio. Le piaceva anche dipingere. Il pennello era il suo strumento preferito ed era felice di condividere le sue opere d’arte.
Paula aveva un sorriso contagioso; quando la si salutava rispondeva sempre con un ampio sorriso. Le piaceva stare in compagnia ed ha potuto apprezzare l’amicizia di molte persone che sono entrate nella sua vita. Come infermiera si occupava generosamente dei pazienti che curava e sollevava il loro spirito con storie o battute. Aveva una sincera compassione per tutti coloro che soffrivano.
Sr. Paula ora sta lodando e ringraziando Dio per le molte opportunità che ha avuto nel vivere una vita dedicata al servizio di Dio e di tutto il popolo di Dio.
Sr. Karen Hartman, sfp

Ho conosciuto Sr. Paula quando ero una professa temporanea e ho avuto l’opportunità di visitare la comunità di suore che viveva ad Ashland, Kentucky. In una delle mie visite al St. Clare, andai al negozio dell’usato che si trovava nel seminterrato del convento e trovai un pezzo di stoffa che pensai fosse adatto per raffigurare un presepe. Presi questo pezzo di stoffa e chiesi a Sr. Paula di cucirlo, cosa che lei fece volentieri ad una condizione: che io terminassi il lavoro riempiendo i pezzi che aveva confezionato con fagioli o sabbia per fare le figure di Maria, Giuseppe, Gesù Bambino e l’asino, cosa che non ho mai fatto finché non li ho trovati in una delle scatole inviate alle Filippine quando la missione è iniziata nel 2009. Allora mi sono procurata la sabbia per riempire le figure della Sacra Famiglia e questo è diventato il nostro primo presepio nella missione. Era così particolare che è diventato un tema di conversazione durante il nostro primo Natale a Dumaguete e negli anni successivi. In questo modo sr. Paula, anche se non è mai stata fisicamente nelle Fillipine, era presente nella nostra missione.
L’ho conosciuta per breve tempo, ma abbiamo condiviso un forte legame come figlie di madre Francesca. Prega per noi, sr. Paula, che tu possa godere della felicità eterna promessa da nostro Signore Gesù.
Sr. Armida Sison, sfp

Una bella donna, dentro e fuori, Paula ha vissuto il suo ministero con eccezionale competenza, compassione e cura. Il suo sorriso vive nel mio cuore.
Associata Sfp Karen Amend

Provo un opprimente senso di perdita e tristezza per sr. Paula, mia cara amica. Tuttavia, c’è gioia nel sapere che è libera dalla sofferenza e a casa con Madre Francesca e tutte le buone suore chiamate a casa da Dio.
Quando Dio ha aperto la porta del Franciscan Terrace a me e a suor Paula per occuparci delle suore, è successo qualcosa di molto speciale! Entrambe le nostre vite sono migliorate! Abbiamo imparato che eravamo più simili che diverse, contando sui punti di forza dell’altra nella nostra vita professionale e personale. Suor Paula era intensamente leale, sapevo di poter contare sul suo sostegno e sui suoi consigli … anche se non eravamo d’accordo! Era onesta, chiara e concisa. Eravamo una buona squadra che forniva assistenza.
Amava la natura, la musica, l’arte e il cucito, condivideva questi talenti con tutti, esprimendo il suo amore. Poteva riparare qualsiasi cosa, mi sono sempre meravigliata della sua ingegnosità e creatività. Conservo come in uno scrigno del tesoro i suoi biglietti, ognuno dipinto con amore per ricordare un’occasione speciale.
È stata un’infermiera abile e compassionevole, che metteva sempre i bisogni degli altri prima dei suoi. Abbiamo anche condiviso la passione per questa professione.
In un momento della mia vita in cui la mia anima era alla ricerca, sr. Paula mi ha parlato del Getsemani e di Thomas Merton. Le sarò per sempre grata, questo ci ha unito anche nel silenzio della spiritualità! Abbiamo mantenuto il silenzio durante i nostri ritiri – parlando senza sosta durante il viaggio di andata e ritorno!
Carissima Paula, so che stai guardando il volto di Dio. Hai toccato l’umanità in molti modi, grazie per aver toccato la mia vita. La tua vita è ora piena d’amore e di gioia – è perfetta!
“La morte è il punto in cui la vita può raggiungere il suo puro compimento.
La morte porta la vita alla sua meta – la meta non è la morte ma la vita perfetta”. (Thomas Merton)
Associata Sfp Anne Cabanas