29 dicembre 1929 – 13 marzo 2021
L’amore di suor Anita per la vita si è realizzato appieno nel suo servizio a Gesù, nel suo desiderio di essere una fedele seguace di san Francesco, santa Chiara e della Beata Francesca Schervier, fondatrice della Congregazione delle Suore Francescane dei Poveri, così come nel suo impegno a essere una vera Sorella nei confronti di tutti, in integrità e amore. Ripercorrendo l’ampiezza e la profondità della sua vita, si può indubbiamente affermare che sia stata fedele a Dio e al suo amore; la sua stessa vita è stata per lei la sua chiamata.
Anna Imelda è nata nel Bronx, a New York, il 29 dicembre 1929, sesta dei sette figli di Edward e Mary Agnes McArdle. Insieme ai suoi fratelli e alle sue sorelle, Helen, James, Edward, Thomas, Margaret e Patricia, frequentò la scuola primaria PS 43 del Bronx, per poi frequentare la Walton High School per due anni, prima di diplomarsi alla St. John High School di Goshen, New York, due anni più tardi.
Riflettendo sulla propria chiamata alla vita religiosa, suor Anita diceva: “La fede profonda e durevole dei miei genitori e della mia famiglia mi ha attirata verso la vita religiosa. Un’altra grande testimonianza per me è stata la mia esperienza di lavoro (alla tenera età di 13 anni) nell’unità di chirurgia delle Suore Francescane dei Poveri. Questa esperienza mi ha fatto comprendere appieno di essere stata chiamata al ministero della cura.”
Anna Imelda entrò nella Congregazione delle Suore Francescane dei Poveri l’8 settembre 1946, presso il Mount Alverno Convent di Warwick, nello Stato di New York. Professò i Primi Voti il 10 maggio 1949, e i Voti Perpetui l’11 maggio 1954. Il Concilio Vaticano II influenzò profondamente l’immagine che aveva di Dio. “Nel corso della mia crescita, Dio per me è stato una Presenza potente e vigorosa, che richiedeva e puniva di conseguenza, un’immagine profondamente influenzata dalle teorie gianseniste. Dopo il Concilio Vaticano II, la mia immagine di Dio, attraverso Gesù e lo Spirito Santo, è diventata un’immagine di amore e misericordia supremi… Il mio Dio, oggi, è un Dio più personale… L’ho conosciuto [Gesù] più intimamente come amico e confidente, attraverso i tanti rivolgimenti della mia vita religiosa.” Con la morte del fratello, suor Anita “realizzò appieno che le ‘cose’ non sono importanti, ma lo sono le persone”. Voleva che il suo rapporto con le consorelle fosse più di un mero pro forma e si concesse di stringere amicizie profonde con le consorelle e i suoi amici.
Sebbene suor Anita si fosse inizialmente formata come infermiera alla St. Michael School of Nursing di Newark, nel New Jersey, dedicò solo 7 anni al lavoro infermieristico vero e proprio. Il suo potenziale di leader era emerso molto precocemente, così continuò gli studi in vari settori ad esso legati, laureandosi in Infermieristica alla St. John University nel 1962 e ottenendo la certificazione di infermiera abilitata in Amministrazione Ospedaliera presso la St. Louis University nel 1974. Ricoprì varie posizioni amministrative nel settore sanitario presso numerosi ospedali del New Jersey, prima di diventare direttrice della Scuola di Infermieristica presso il St. Francis Community Health Center. Dopo aver prestato servizio per tre anni come Consulente Provinciale nella Provincia di St. Anthony delle Suore Francescane dei Poveri, nel 1969 tornò a servire il proprio ministero presso l’ospedale, in qualità di amministratore di vari ospedali del New Jersey e trascorrendo 16 anni a lavorare presso il St. Francis Community Hospital. Per 10 anni lavorò come direttrice esecutiva del Mt. Alverno Center di Warwick, nello Stato di New York, prima di essere rieletta Consigliera Regionale presso la Congregazione, nel 1997. Suor Anita poté infine abbracciare un ministero di preghiera e presenza a partire dal 2002.
Una volta rientrata nel New Jersey, suor Anita entrò nella parrocchia di St. Paul a Ramsey, divenendo partecipante attiva della parrocchia come ministro e lettore eucaristico. In occasione del suo sessantesimo anniversario, disse: “Vivere un’esistenza di comunità e condividere gli stessi valori con le altre Suore Francescane mi ha offerto moltissime opportunità per approfondire la mia vita spirituale. La formazione spirituale e accademica che ho ricevuto da parte delle Suore Francescane mi ha donato i talenti e le capacità che sono necessari per servire il popolo di Dio nel settore della sanità… Spero e prego di rimanere intatta nella mia fede finché Dio mi chiamerà a casa. Prego che le Suore Francescane dei Poveri continuino ad attrarre le donne verso il carisma della Beata Francesca Schervier.”
Nel 2015, suor Anita fece ritorno al Mt. Alverno Convent per continuare il proprio ministero di preghiera e presenza. Nel 2017, al peggiorare delle sue condizioni di salute, si trasferì presso la Comunità Magnificat del St. Clare Convent di Cincinnati, in Ohio.
Suor Anita ha raggiunto il cuore di Dio nel pomeriggio di sabato 13 marzo 2021, all’età di 91 anni. Verrà ricordata amorevolmente dalle sue consorelle, Suore Francescane dei Poveri, e dalla sua famiglia, particolarmente i suoi affezionati nipoti, Tom e Kathy Perlman. Suor Anita dava grande valore ai rapporti con gli altri e creava costantemente spazio per queste relazioni nella propria vita e nel proprio cuore. Conosceva bene l’importanza di apprezzare la vita per come si presentava e possedeva un sano equilibrio nelle relazioni interpersonali. Negli ultimi anni, si era dedicata soprattutto alla preghiera e accettò fino alla fine il piano che Dio aveva riservato per lei, così come le si presentava.
Sr. Jo-Ann Jackowski, Sfp
Pubblicato: 30/04/2021
Suor Anita McArdle
Camminare con Gesù
Abbracciando la vita con eleganza e talento
e luce sempre viva negli occhi,
Non si tirò indietro di fronte alle avventure con un umorismo
che nessuno poteva negare.
E non tirandosi coraggiosamente indietro di fronte alle sfide, non camminò mai sola,
perché il suo prezioso Gesù le camminava accanto, chiamandola Sua amica.
© Beverly Kaye 2020
Ecco alcune testimonianze di Suore, familiari e amici che ricordano Sr. Anita McArdle con affetto:
Oggi, una donna, mia amica da più di 70 anni, ha raggiunto il nostro Dio d’Amore! Anita, ci mancherai – ci mancheranno la tua risata, amicizia, comprensione e il tuo talento nelle danze irlandesi! Prego di potermi presto riunire a te in paradiso e di poter continuare lì a essere tua amica. Suor Mary Maloney, Sfp
Suor Anita è stata così buona nei confronti delle nostre Sorelle che si accingevano a compiere il loro ultimo viaggio che sono sicura che il Signore sarà altrettanto buono con lei. Non riesco a fare a meno di chiedermi se tante di quelle stesse Suore staranno ora festeggiando con lei la Festa di San Patrizio, come da tradizione della Costa Orientale irlandese. Mi chiedo se lassù preparerà loro il suo famoso pane di soda irlandese… Noi, quaggiù, sentiremo la sua mancanza, ma non possiamo essere egoiste, perché ora è il turno delle altre Sorelle essere in sua compagnia. Ricordo suor Anita, Rita Kerr, Maristella, Rita Delaney e altre sottobraccio l’una dell’altra a cimentarsi insieme nella giga irlandese… Penso sarà sicuramente più semplice ora, nei loro corpi glorificati… Ah, Anita, goditi nuovamente le tue nuove libertà! Mi mancherai, ma sono felice che tu ora sia libera. Suor Betty Igo, Sfp
Suor Anita era genuinamente gentile e amorevole in tutto ciò che rappresentava e faceva nella comunità e nel ministero. Era sempre partecipe e dava il suo prezioso contributo alla quotidianità della Congregazione, sapendo come sacrificarsi per il bene comune. Sulle sue labbra non mancava mai la parola “grazie”. Suor Marilyn Trowbridge, Sfp
Suor Anita era una persona molto amorevole, premurosa e umana. Nel periodo in cui ha servito come Amministratrice al Mount Alverno Convent, tutto il personale diceva che lei nutriva un’attenzione genuina per chiunque risiedesse e lavorasse lì. Suor Mary Veronica Donohue, Sfp
Ho incontrato suor Anita per la prima volta a Warwick, nello Stato di New York, più di venti anni fa, quando ero ancora una novizia. I miei ricordi più intensi di lei sono quelli delle celebrazioni della Festa di San Patrizio, quando tutte le suore degli Stati di New York e New Jersey si riunivano per festeggiare insieme. In queste occasioni, vedevo sempre le suore danzare la giga irlandese e lei non mancava mai.
Suor Anita era una persona molto affettuosa – amava abbracciare ed essere abbracciata. Aveva una voce molto dolce e spesso cantavamo insieme il “Salve Regina” e “O, Sacred Heart”, che le ho cantato la sera del sabato in cui ci ha lasciate. Cara suor Anita, in questi ultimi anni hai dovuto combattere con problemi di memoria e alla vista, ma io so nel profondo che, quando hai toccato la Croce di San Damiano mentre andavi verso la sala di pranzo e hai mormorato “Ti amo, Gesù” e quando quella sera ti ho vista a testa bassa abbracciare con le mani il Santissimo Sacramento, nella cappella del Magnificat, Gesù deve averti risposto: “Ti amo anch’io, Anita”. Cara suor Anita, ora ti trovi nel grembo del tuo fedele sposo – prega per noi, riposa in pace e grazie per aver condiviso con noi la tua preziosa vita. Suor Armida Sison, Sfp
Suor Anita mi ha insegnato moltissimo: come dare e non volere mai niente in cambio, perché il sorriso sul viso dell’altro sarebbe stato il nostro ringraziamento; tutte le volte in cui le ho tenuto la mano durante le visite mediche; come rendere più semplici le cose. Mentre tornavamo verso casa ci fermavamo a prendere caffè e muffin da Duncan Donuts, perché suor Anita diceva che questo avrebbe scacciato il suo dolore. Aveva il cuore più grande di chiunque io conosca. – Ex impiegata delle Suore, Georgette Storms
Suor Anita è stata una donna eccezionale, possa Riposare in Pace. Lassù organizzerà una grande festa con le sue Consorelle. – Ex impiegata Jane Belmont
Sono davvero, davvero rattristata di leggere questa notizia. Ho voluto moltissimo bene a suor Anita. Ho lavorato per sei anni al Mount Alverno Convent e le suore sono state davvero speciali con me. Mi si è spezzato il cuore quando si sono trasferite in Ohio. Penso spesso a suor Anita e ad apprendere questa notizia mi si è di nuovo spezzato il cuore. Ora si trova tra le braccia di Gesù. Il suo sorriso mi accompagnerà sempre. Ex impiegata Carol Ellsworth
È difficile esprimere il profondo amore che nutriamo per nostra zia, suor Anita. Sapeva bene cosa provassimo per lei e quanto la amassimo – e lei ricambiava questo amore. Non ci sono dubbi al riguardo. Non vedevamo l’ora che ci venisse a trovare per le vacanze e trascorresse del tempo con noi. Ci siamo sempre divertiti con lei e le risate non sono mai mancate.
Era sempre presente quando avevamo più bisogno, nei momenti felici come in quelli tristi. Organizzava le messe funebri e tutto ciò che poteva essere necessario in quei momenti. Era unica nel suo genere. Siamo stati molto fortunati ad avere una zia splendida come lei. Il suo sorriso vivrà per sempre nei nostri ricordi.
Jim e Tivie O’Connell, parenti di suor Anita
Mentre preparavo il pane di soda irlandese per la Festa di San Patrizio, pensavo a suor Anita. È stata lei a insegnare a Eileen e Tivie come prepararlo. Un giorno eravamo tutti insieme e le dicemmo che, in tutti gli anni in cui avevamo preparato il pane di soda, non una volta ci era venuto come veniva a lei. Rileggemmo insieme tutti i dettagli della ricetta e della preparazione, ma non ci riuscivamo comunque a raccapezzare. Infine, suor Anita ci disse: “Beh, è chiaro, dovete farlo cuocere in una padella di ferro”. Noi le rispondemmo in coro: “Cosa??? Ma non ce l’hai mai detto!”. Lei ci rivolse quella sua risatina che faceva sempre e disse: “Lo so!”
Suor Anita è stata la vera Matriarca della famiglia. C’era sempre per tutti noi. A Natale spesso trascorreva la Vigilia con una parte della famiglia, per poi partire il giorno di Natale per raggiungere gli altri parenti. Si interessava di tutti i suoi nipoti e partecipava a tutte le feste di famiglia. Ci mancherà. Bonnie OConnell, parente di suor Anita