Sr Theresa Calviello, SFP

23 aprile 1936 – 30 marzo 2020

Sr. Theresa è stata una donna piena di gioia che salutava ogni giorno con un allegro “Alleluia!” e finiva ogni conversazione con “preghiamo l’uno per l’altro/a”. Se la cordialità è una virtù, allora Sr. Theresa vi eccelleva. Per sua stessa ammissione, amava parlare con le persone, nel suo modo tipicamente italiano, un argomento che passava a un altro, e poi a un altro, e un altro ancora.

Theresa era nata da Vincent e Grace Calviello il 23 aprile del 1936 a Brooklyn, New York. Aveva ricevuto il battesimo alla Chiesa di Santa Rosalia Regina Pacis di Brooklyn, e sia lei che suo fratello più grande, Vincent, avevano frequentato la scuola elementare cattolica e poi la St. Brendan High School, sempre a Brooklyn. Il padre di Theresa morì quando lei aveva solo 10 anni e suo fratello Vincent, insieme alla loro madre, divennero il mondo di Theresa. Restò affezionata alla sua famiglia per tutta la sua vita.

Theresa incontrò le Suore Francescane dei Poveri negli anni di liceo e restò molto colpita da Sr. Nancy Daniel, che era allora responsabile per le vocazioni. Sotto la sua guida, entrò nella Congregazione il 15 agosto del 1955 a Warwick, nello Stato di New York, con il nome di Sr. Grace Vincent, in onore dei suoi genitori. Face la sua prima professione l’8 marzo 1958 e quella perpetua l’8 settembre 1963. Il suo essere una persona gentile e tranquilla, fiorì ancora di più in convento, grazie all’amore di Dio. Il suo atteggiamento gioioso e allegro le ha permesso di stringere amicizie per tutta la vita, ovunque andasse.

Suor Theresa voleva essere al servizio degli altri ed era disposta a fare tutto ciò che la comunità le chiedeva di fare. Prestò servizio sia nel reparto di alimentazione e di pulizia al S. Anthony Community Hospital, a Warwick, sia al Frances Schervier Home e Hospital nel Bronx. Durante questo periodo, frequentò e si diplomò in infermieristica alla Brainerd School. Poi accettò la sfida di trasferirsi nel Mid-West, a Pierz, in Minnesota, dove svolse servizio come assistente infermiera per oltre 10 anni. Da lì si trasferì al S. Mary Hospital di Hoboken, in New Jersey, dove restò per oltre 30 anni, lavorando sia nell’ospedale che nel Centro per la salute della famiglia, occupandosi dei poveri e della popolazione immigrata che si riversava a Hoboken in quel periodo. Questa grande città diventò la sua casa, e Suor Theresa un’amica e una sostenitrice dei dipendenti e dei pazienti. Amava incontrare persone e salutare coloro che lavoravano nei negozi e nei ristoranti facendo domande su ciò che volevano fare nella loro vita, si fece amica di tutti quelli che incontrava. Lunghe passeggiate per la città e su per la collina fino al bellissimo e ancora verde terreno dell’Istituto Steven, la mantenevano attiva e in buona salute.

Durante questi anni, la vecchiaia cominciava a far sentire i suoi effetti sulla salute della madre e, dopo una sua caduta, Sr. Theresa cominciò a vivere tra la sua casa di Brooklyn e Hoboken, lavorando all’ospedale per un paio di giorni a settimana e occupandosi della madre negli altri giorni. Alla fine, Grace Calviello ebbe un’altra caduta, e Vincent, il fratello di Suor Theresa, la trasferì in una struttura di cura a Kearney, nel New Jersey, dove sia lui che Teresa poterono visitarla e assisterla più facilmente, fino alla sua morte.

Nel 2002 Suor Theresa si ritirò formalmente dall’assistenza infermieristica, ma la sua natura premurosa non le permetteva di sedersi e di riposare. Quando ha dovuto lasciare il convento dell’ospedale S. Mary, ha scelto di vivere in un edificio per anziani a basso reddito. Qui la sua passione per l’amicizia e il servizio, è sbocciata nel fare commissioni e acquisti per gli altri anziani dell’edificio che avevano più difficoltà a muoversi. Guardare la parata di San Patrizio o il Labor Day con Suor Theresa era come stare accanto a una celebrità, con molti dei partecipanti che la salutavano e la chiamavano per nome.

Nel 2009, Suor Theresa era una delle ultime Suore presenti a Hoboken, e così ha deciso di trasferirsi a Warwick, nel convento di Mt. Alverno per risiedere con la comunità che vi abitava. Riunita con i suoi vecchi amici/che, Suor Theresa si è trovata subito a suo agio, diventando di nuovo una figura familiare per le strade di Warwick e salutando tutti lungo la strada. Poteva anche visitare più spesso le Suore del Padiglione Schervier e faceva sorridere tutti. Aveva l’abitudine di memorizzare scherzi e barzellette da condividere per tirare su il morale di chi incontrava.
Mentre il numero delle Suore diminuiva, Suor Theresa si addolorava delle perdite e si orientava verso ovest. Ispirata dai racconti incoraggianti di Suor Marilyn Trowbridge, la Consigliera Congregazionale delegata degli Usa, decise quindi di trasferirsi al Convento di Santa Chiara a Cincinnati, in Ohio, nel luglio 2017. Qui, sebbene il suo declino fisico ne limitasse i movimenti, il suo spirito e il suo talento crescevano man mano che scopriva nuove abilità dentro di sé, approfittando delle numerose attività, dei corsi di artigianato e dei programmi offerti alla Comunità Magnificat. Imparò a dipingere e a disegnare, e cantava a squarciagola con chitarristi e pianisti.

Aveva mantenuto i legami con la famiglia, con la cognata Judy, con il nipote David e con la nipote Susan. Parlava spesso di David e dei suoi tre figli, divertita dalle loro avventure e dai loro progressi scolastici. Proseguiva anche il suo servizio, scrivendo e chiamando per rimanere in contatto con gli amici/che e offrire incoraggiamento e gioia a coloro che sapeva vivevano da soli.

La sua scomparsa, la mattina del 30 marzo, ci ha sorpreso tutti. Era stata da poco ricoverata in ospedale, ma non c’era stato alcun segno che in quel periodo avesse comunicato con Dio ad un livello più profondo. La mattina presto ha sentito la voce del suo Amato che la chiamava e ci ha lasciati. Solo le parole del suo solito modo di concludere una conversazione ci confortano: “Preghiamo l’uno per l’altro/a”. Sappiamo di avere una forte sostenitrice in cielo.

Sr. Jo-Ann Jackowski, SFP

 

Sr. Theresa – Preghiamo l’uno per l’altro/a
Tuttavia è stato possibile
che una cornice così piccola
contenesse così tanta energia
che pochi potrebbero domare.
Così piena di parole, di sorrisi e di fede,
così piena di vita e di luce,
che solo al sentirla cantare era già bellissimo.
Ha condiviso con noi la sua luce e ci ha sollevato,
e ora è tua e mia.
Vivere con coraggio e condividere la nostra luce – –
Lascia che brilli, lascia che brilli, lascia che brilli!

© 2020 Beverly Kaye

 

Ecco alcune testimonianze delle nostre Suore che ricordano con affetto Sr. Theresa Calviello:

All’inizio della mia vita religiosa, ho avuto il privilegio di vivere con Sr. Theresa, che ho conosciuto come una persona gentile, generosa e premurosa. Nel corso degli anni, ho visto queste qualità della sua vita crescere sempre più profondamente. Aveva il dono di saper accogliere gli altri e di supportali con la sua fedele amicizia. Nessuno le era estraneo, era sempre desiderosa di conoscere l’altro. Theresa è sempre stata un’incoraggiatrice e una persona grata per tutta la vita. La sua luce interiore mancherà in mezzo a noi. Sr. Marilyn Trowbridge, sfp

Il saper comunicare è stato il dono più grande di Sr. Theresa. Telefonava regolarmente alle persone che erano sole e spesso scriveva biglietti di incoraggiamento alle persone bisognose. Entrava in confidenza subito con le giovani cassiere dei supermercati, chiedeva i loro nomi, cosa avevano studiato e prometteva loro preghiere per il loro futuro. Sr. Mary Veronica Donohue, sfp

Sr. Theresa era una persona semplice e solare. Aveva un cuore grande, ti faceva sentire accolta e apprezzata. Una Suora con una fede profonda e un grande affidamento in Dio. Ricordo con affetto il suo amore per l’Italia e la sua fedele richiesta di cantare insieme “Tu scendi dalle stelle”: mi diceva che le ricordava i tempi della giovinezza con la sua famiglia. Sono certa che ora potrà cantarla dal Paradiso e ricordare con affetto tutte/i noi! Sr. Giannica, sfp

Suor Teresa ha definito la bellezza della semplicità. Il suo comportamento, il suo sorriso, i suoi saluti, le sue preghiere erano semplici e sincere. Viveva la vita con semplicità ed aveva molti amici/che e persone che l’amavano ed erano felici di essere in contatto con lei. Ricordava e festeggiava il compleanno o l’anniversario di molti/e con un biglietto d’auguri e le benedizioni di Dio… La premura di Theresa e la sua preoccupazione fraterna per il benessere degli altri restano fonte di ispirazione per me. Grazie, Theresa, per tutte le lezioni di vita che mi hai dato. Theresa sarà ricordata e ci mancherà. Sr. Karen J. Hartman, sfp