21 febbraio 1929 – 9 gennaio 2016
Piccola di statura ma grande di cuore e una gigante nel suo impegno come Suora Francescana dei Poveri, Sr. Mary Immaculate Mendoza ha servito i poveri con mitezza e determinazione per più di cinquantasette anni. Le persone che l’hanno incontrata, hanno visto una donna di preghiera e una donna determinata. La fedeltà alla sua chiamata a servire i poveri le donava una forza interiore, che si è manifestata anche durante il breve periodo in cui ha iniziato ad avere problemi di salute, prima di ritornare alla casa del Padre il 9 gennaio 2016, circondata delle Suore e dal personale della Magnificat Unit.
I genitori Matiana Diaz ed Ebidio Mendoza, lavoratori migranti origirari del Messico, si stabilirono a Pampas, Texas, dove il 21 febbraio 1929 nacque Phyllis, una dei dodici figli della famiglia Mendoza. Successivamente si trasferirono a Texino, New Messico, dove Phyllis frequentò le scuole primarie e secondarie. Studiò amministrazione in una Scuola di Commercio del New Mexico e divenne una dattilografa competente, abilità che utilizzò per aiutare la sua famiglia e offrire il suo contributo nella comunità.
Phyllis sentì presto la chiamata alla vita religiosa, ma sperimentò anche un profondo senso di responsabilità nell’assistere i suoi genitori supportando finanziariamente la sua grande famiglia. All’età di 27 anni, comprese che la sua famiglia non aveva più bisogno del suo supporto finanziario e così si sentì libera di seguire la propria vocazione sotto la direzione del suo pastore, il parroco della Chiesa Nostra Signora di Guadalupe a Clovis, Nuovo Messico, dove frequentava la Messa.
Dopo un lungo viaggio da Clovis, Phyllis Mendoza arrivò al Convento St.Clare di Cincinnati, Ohio, l’8 settembre 1958, per unirsi ad altre postulanti che si preparavano a diventare Suore Francescane dei Poveri. Il piccolo gruppo prese l’abito un anno dopo e Phyllis ricevette il nome di Sr. Mary Immaculate. Fece la sua prima professione il 25 agosto 1961. Durante il periodo dei voti temporanei, fece l’esperienza di ministero nell’Ospedale Margaret Mary a Batesville, Indiana, nel Convento St. Micheal a Steubenville, Ohio, e nel Programma di Giuniorato avviato nell’ex Scuola di Infermieristica St. Elizabeth a Dayton, Ohio.
Sr. Mary Immaculate fece la professione dei Voti Perpetui il 25 agosto 1966 e fu mandata in missione al Convento Holy Angels a Flint, Michigan, dove prestò servizio per diciassette anni. Volto familiare per le strade di Flint, Sr. Mary Immaculate divenne difensore dei lavoratori migranti e della popolazione ispanica che arrivava nella città con la speranza di offrire una vita migliore alla propria famiglia. Aiutò i migranti a ricevere l’assistenza governativa alla quale avevano diritto e tradusse i documenti legali per loro. Sr. Mary Immaculate spesso preparò panini per gli affamati che suonavano alla porta del convento e contribuì alla realizzazione di un orto comunitario dove i residenti locali potevano imparare ad integrare il budget alimentare coltivando verdure e condividendole. Era una donna pratica, insistette sul bisogno degli immigrati di imparare l’inglese e aiutò molti di loro a trovare un’adeguata sistemazione per vivere con la famiglia.
Durante gli anni ’60 e ’70 coordinò la distribuzione di più di 6.000 panini a settimana attraverso il Convento Holy Angels e assistette le persone che avevano bisogno di alloggio, vestiti e trasporto d’emergenza. Per questo ministero a servizio all’interno della comunità immigrata di Flint, nel 1980 fu dichiarata Donna dell’Anno dall’associazione studentesca Beta Sigma Phi.
Nel 1984 Sr. Mary Immaculate trascorse del tempo a Brooklyn, New York, svolgendo lavoro di segreteria al Centro Comunitario. In seguito tornò a Cincinnati dove lavorò nel dipartimento dei dossier medici della Franciscan Terrace e, quando in pensione, come sagrestana. Imparò ad usare il computer aiutando Sr. Arleen Bourquin a battere le Lettere di Madre Francesca in caratteri più grandi e leggibili.
Persona riservata con una forte dedizione a servire Dio, Sr. Mary Immaculate era disposta a svolgere i “compiti nascosti” della vita comunitaria e del servizio ai poveri. Durante gli ultimi mesi della sua vita, quando iniziò a perdere la forza fisica, partecipò alla vita spirituale quotidiana della Congregazione pregando il rosario, la Liturgia delle Ore e frequentando l’Ora Santa. Durante tutta la sua vita consacrata, ebbe una dedizione particolare per la Vergine e varie immagini di Nostra Signora adornavano una parete della sua stanza: tra queste c’era Nostra Signora di Guadalupe, il Cuore Immacolato di Maria e la Madonna con in braccio Gesù Bambino e un agnello.
Suor Mary Immaculate, ti ringraziamo per il tuo grande e generoso servizio ai poveri, specialmente a coloro che cercavano una nuova vita in una nuova cultura e comunità. Che possiamo, come te, accogliere lo straniero con un cuore gentile e una mano pronta ad aiutare.
Sr. Arleen Bourquin, SFP – 10 gennaio 2016
Ecco la testimonianza della nostra Sr. Karen Hartman che ricorda con affetto Suor Mary Immaculate:
In ricordo amorevole e riconoscente di Sr. Mary Immaculate Mendoza, SFP chiamata affettuosamente “Wee Bit”.
Sr. Mary Immaculate era una persona molto affettuosa. Aveva uno spirito unico e una parola per tutte le proposte o domande che le venivano fatte.
La sua statura rispecchiava il suo motto. Se qualcuno si offriva di andare a prenderle qualcosa durante i pasti, specialmente gelato o vino, rispondeva sempre con “just a wee bit” (giusto un pochino).
Ogni tanto il personale della Magnificat Unit o altri dovevano andare a cercare Wee Bit. La prima tappa era la piccola cappella al secondo piano del Convento St. Clare: ogni giorno Sr. Mary Immaculate cercava di unirsi alle Suore per recitare il rosario dopo il pasto di mezzogiorno nella piccola cappella. Se era “a wee bit late” (un pochino in ritardo), restava per compensare.
La preghiera comunitaria era una benedizione speciale per Sr. Mary Immaculate. Spesso si sforzava di unirsi alla Comunità St. Clare per i Vespri nella cappella. Sentivamo quando Wee Bit raggiungeva il suo posto, sempre con un sorriso sulle labbra e uno sguardo determinato.
La sua intenzione di essere al servizio era evidente tutte le volte in cu mi chiedeva se c’era qualcosa che potesse aiutarmi a fare: imbustare le lettere, sigillarle o qualsiasi altra cosa. Era sempre entusiasta di aiutare.
Mary Immaculate era per me un esempio di spirito sano e di forte determinazione a fare tutto quello che poteva con l’energia contenuta nel suo piccolo corpo.