19 luglio 1924 – 27 agosto 2015
Nostro Signore ha chiamato Suor Ellen all’età di 21 anni per portare la guarigione agli altri e servire i poveri. Suor Ellen ha risposto a questa chiamata e, nei 70 anni che ha vissuto con le Suore Francescane dei Poveri, si è presa cura dei pazienti prima come infermiera, successivamente come cappellana, infine come volontaria. Ciò che l’ha sempre guidata nel suo ministero, ha scritto, è stata la compassione e l’attenzione verso ogni persona che entrava in ospedale. Amava i pazienti di un amore infinito. Il 27 agosto 2015, Dio Padre ha chiamato Suor Ellen alla casa preparata per l’eternità da Colui che lei ha servito fedelmente ed era pronta ad incontrare.
Figlia di Carmela Piccenti e Pasquale Durso, che si erano incontrati e sposati a Benevento, in Italia, prima di emigrare negli Stati Uniti e stabilirsi a Richmond, nell’Indiana, Ellen Constance Durso è stata circondata dall’amore e dalla fede dei suoi genitori, delle sue cinque sorelle e di suo fratello. Nata il 19 luglio 1924, è cresciuta in una famiglia attiva e, con sei fratelli, ha sempre avuto qualcuno con cui giocare o a cui chiedere aiuto per i compiti quando aveva bisogno. La famiglia Durso è stata attiva nella Chiesa Cattolica St. Mary di Richmond dove i bambini frequentavano la scuola parrocchiale. Ellen si è diplomata alla scuola secondaria di Richmond nel 1943.
Nel gennaio di quello stesso anno, la sorella più grande di Ellen lasciò la propria famiglia per entrare in quella delle Suore Francescane dei Poveri di Cincinnati, nell’Ohio. Sette mesi più tardi, il 31 agosto, anche Ellen lascia la sua casa per unirsi a sua sorella, Suor Anna Rita, e iniziare il cammino di formazione presso il convento St. Clare. Da novizia, Ellen ricevette il nome di Suor Mary Damian (che qualche anno più tardi ha cambiato riprendendo il suo nome di battesimo). Professò i suoi primi voti il 3 maggio 1948 e la sua professione perpetua il 3 maggio 1953.
Dopo la sua prima professione, Suor Ellen si trasferì all’ospedale St. Elizabeth di Dayton, nell’Ohio, dove frequentò la Scuola per Infermieri, prese il diploma nel 1951 e ottenne la licenza di infermiera. Fu assegnata al servizio pediatrico come responsabile e, in seguito, trasferita presso l’Ospedale St. Margaret di Kansas City, nel Kansas, dove prestò servizio con le stesse mansioni.
Suor Ellen, ritornata all’Ospedale St. Elizabeth di Dayton, è stata per cinque anni responsabile del Dipartimento di Emergenza e, nel frattempo, ha frequentò l’Università di Dayton dove, nel 1960, si laureò in Scienze Infermieristiche. Come Responsabile del Dipartimento di Emergenza, Ellen era rispettata e temuta per il suo impegno nell’assicurare una cura di qualità ai pazienti. A lei non importava se il paziente fosse ricco o povero, vittima o criminale, sobrio o ubriaco : ogni persona meritava di essere trattata con dignità e rispetto. Tutti coloro, medici o infermieri, che non garantivano gli standard di cura richiesti, venivano spronati da Suor Ellen a fare meglio. Con il suo nuovo diploma sotto braccio, Suor Ellen si trasferì all’Ospedale St. Elizabeth di Covington, nel Kentucky, dove per otto anni si occupò della formazione per infermieri. Durante quel periodo ha anche collaborato con la Maestra delle Novizie, al fine di offrire un’esperienza del proprio ministero.
Nel 1984 Suor Ellen ottenne un anno sabbatico per studiare teologia alla Graduate Theological Union di Berkley, in California, e partecipare al programma di formazione sul ministero ospedaliero dell’Ospedale St. Mary al fine di qualificarsi come cappellana. Come parte dei requisiti per ottenere questo diploma, Suor Ellen implementò un programma di sensibilizzazione alla missione ospedaliera per l’Ospedale St. Antony, nell’Ohio, e per l’Ospedale Providence di Cincinnati. Dopo aver terminato il corso di Laurea Specialistica in Teologia applicata alla Theological Union, offrì il suo servizio come cappellana presso l’Ospedale St. Anthony, l’Ospedale Providence e la Franciscan Terrace di Cincinnati. Ha continuato a prestare servizio nel ministero pastorale fino al 1999 quando, dopo cinquantaquattro anni di ministero attivo focalizzato sulla cura della salute, è entrata in una nuova fase della sua vita, concentrata sul volontariato e sulla sua relazione con Dio e la preghiera. Sempre molto vicina alla sua famiglia, Suor Ellen ha condiviso con gioia gli eventi della famiglia Durso e apprezzato la vicinanza dei suoi cari. Quando a sua sorella, Suor Anna Rita, è stato diagnosticato un cancro incurabile, Suor Ellen si è presa cura di lei con amore fino alla sua morte.
Sia a contatto diretto con i pazienti che quando formava le persone a diventare infermiere specializzate, Suor Ellen amava il suo servizio come infermiera e, lungo il cammino, è riuscita a costruire delle amicizie durature con gli studenti e il personale medico ed era particolarmente rispettata dai tirocinanti, dai residenti e dai medici del pronto soccorso dell’Ospedale St. Elizabeth di Dayton. Suor Ellen ha sperimentato come la sua formazione come infermiera sia stata una buona preparazione al periodo di transizione verso la cappellania ospedaliera. Nel rispondere ad una domanda su quali fossero i più grandi bisogni spirituali del tempo, ha scritto nel 1998: “Percepisco che le più grandi sfide spirituali di questo secolo sono la carenza di attenzione per il prossimo, il negativismo e la carenza di amore e compassione”.
Suor Ellen, sei stata una presenza calorosa e accogliente ovunque tu fossi. Hai ascoltato gli altri con competenza e sensibilità. Hai avuto cura e vissito bene la tua vita come Suora Francescana dei Poveri. Nel ricordare la tua vita, piangiamo la tua perdita ma sappiamo che sarai presente tra noi, in modi speciali e inaspettati, perché hai toccato la nostra anima e ci hai mostrato come essere fedeli serve di Dio. Riposa in pace, Sorella cara.
Suor Arleen Bourquin, SFP
Ecco alcune testimonianze delle nostre Suore che ricordano con affetto Suor Ellen:
“Quando lavoravo nell’ufficio del Convento St. Clare, ogni volta che Suor Ellen passava mi diceva che dietro quella scrivania sembravo ‘presidenziale’. Con il tempo ha iniziato a chiamarmi ‘Generale’. Ogni volta che la incontravo mi sentivo così accolta; amava tutte le nuove forme per raggiungere le vocazioni, come i programmi tv, i programmi radiofonici, le fotografie. Mi mancano le sue parole di incoraggiamento, i suoi modi gentili e i suoi racconti. Le ho voluto bene come ad una zia”.
— Associata Ruthy Trusler
“Suor Ellen era eccezionale nello stare al passo con le ‘novità’. Non era spaventata di ‘abbandonare le sue sicurezze’ ed andare avanti con energia sui sentieri sconosciuti della vita. Ha vissuto seguendo le parole di Maria: ‘Avvenga di me quello che hai detto’. Non mi sorprende che Suor Ellen sia passata alla Vita Eterna con tanta tranquillità e pace!”.
—Suor Madonna Hoying
“I miei ricordi più cari di Suor Ellen sono i momenti trascorsi nella sua stanza quando andavo a trovarla di domenica. Parlavamo tutto il pomeriggio. Era solita condividere le esperienze vissute in ospedale e i bei momenti passati al St. Elizabeth di Dayton tra cui i momenti conviviali a casa della famiglia del dott. Raab.
—Suor Grace Miriam Pleiman
“I grandi occhi marroni di Suor Ellen erano così confortanti per me. Inconsapevolmente, era la mia cassa di risonanza. Quanto mi manca”.
—Suor Miriam Bulcak
“Ogni volta che incontravo Suor Ellen, non importa dove o in quale occasione, il suo saluto accogliente mi raggiungeva come ‘Grazia di Dio’. Condivideva con tutti il dono dell’allegria ed aveva un bel senso dello humor. Sapeva dare supporto e spronava a dare il meglio di sé. Ellen, mi manchi moltissimo”.
—Suor Dorothy Ann Bolser
“Una delle cose che custodisco di Suor Ellen è la sua cura per i gemelli siamesi nati all’Ospedale St. Elizabeth di Dayton, Ohio, nell’ottobre 1951. Quella nascita attirò molta attenzione ma il fatto era che i gemelli avevano bisogno di cure molto speciali e le ricevettero da Suor Ellen nel reparto pediatrico dove hanno vissuto per circa due anni. Suor Ellen ha mantenuto i contatti con Ronnie e Donnie. Giusto qualche mese fa mi ha detto che vivevano a Dayton dove un fratello più giovane con la moglie si prendeva cura di loro. Ellen si occupava di tutti i suoi pazienti con cure amorevoli e fedeli”.
—Suor Marie Clement Edrich
“Negli ultimi giorni di Ellen sulla terra, sono stata profondamente toccata dall’esempio dell’‘amore tangibile’ attraverso la presenza della famiglia e di tutte le suore che erano attorno a lei con la preghiera. Era una donna di poche parole ma con una forte presenza”.
—Suor Marilyn Trowbridge
“Suor Ellen è sempre stata una persona di spirito molto accogliente. Era gentile e mi ascoltava sempre. Partecipava in maniera pacifica e orante alla nostra comunità, il convento St. Clare ”.
—Suor Clarita Frericks
“Suor Ellen ci salutava sempre con un sorriso amorevole. Un giorno mi ha detto che il suo cognome è stato modificato dal personale per l’immigrazione quando è venuta in America con la sua famiglia. Il cognome originale era ‘D’Urso’ che significa ‘dell’orso’.
—Suor Daniel Marie Meade
“Non conoscevo bene Ellen ma ho saputo che anche lei provava un amore grande per Santa Teresa di Lisieux. Nel giorno in cui Suor Ellen fu sepolta, ho guardato ad alcuni dei suoi effetti personali disposti sul davanzale per la famiglia e gli amici ed ho trovato una statua di Santa Teresa. Ho sentito come se fosse qualcosa che Ellen volesse che avessi”.
—Suor Jo-Ann Jackowski
“Ogni volta che la riaccompagnavo a casa, Suor Ellen mi raccontava che la sorella le diceva spesso: ‘Ellen, perché parli sempre così tanto quando sei in macchina? Non smetti mai di parlare. Parli, parli e parli tutto il tempo’. E rideva…”.
—Suor Marie Martin Smith