Sr Coletta Goetz, SFP

11 maggio 1912 – 20 febbraio 2009

La piccola dolce suor Coletta Goetz ha vissuto secondo le parole di Gesù che troviamo nel Vangelo. Riflettendo sulla sua vita, si potrebbe dire che sia stata un vangelo vivente. Nelle prime ore del 20 febbraio 2009 Gesù ha chiamato questa sua piccina nelle sue braccia amorevoli, accompagnandola dolcemente attraverso la morte nella nuova vita. Da alcuni giorni i membri della famiglia di suor Coletta e le suore che vivono al Mercy Franciscan Terrace e al convento St. Clare pregavano costantemente al suo capezzale. In tanti si sono accorti che sr. Coletta si sforzava di continuare a pregare, cercando di fare il segno della croce e muovendo le labbra per recitare l’Ave Maria, fino alla fine.  

Anna E. Knoechelman e Joseph A. Goetz erano i genitori orgogliosi di nove figli, cinque ragazzi e quattro ragazze. Nata a Cincinnati (Ohio) l’11 maggio 1912, Edna era la quarta figlia. La famiglia abitava a Cold Spring, una piccola città nella contea di Campbell, nel Kentucky.  La famiglia faceva parte della parrocchia di San Giuseppe e i bambini frequentavano la scuola della parrocchia. Le insegnanti elementari di Edna erano le suore tedesche di Notre Dame e la bambina pensava che un giorno sarebbe anche lei entrata in quella congregazione. I ricordi d’infanzia di sr. Coletta erano di una vita di famiglia felice. Quando il papà andava al mercato, i bambini Goetz ne aspettavano con ansia il ritorno, per cercare poi nelle sue tasche i piccoli dolci che nascondeva per loro. Durante la quaresima, il signor Goetz recitava il rosario con tutta la famiglia. La mamma diceva le litanie in tedesco. Edna però rimaneva perplessa della risposta che si faceva ad ogni litania. Alla fine un giorno chiede alla mamma perché si deve continuare a ripetere “a letto per primo” (che in tedesco ha un suono simile alla risposta betet für uns).

Quando Edna ha solo undici anni, una tragedia si abbatte sulla famiglia. Cinque giorni dopo la nascita di Teresa, la mamma di Edna è morta e la sorella sedicenne di Edna, Loretta, assume il ruolo di “madre” per il resto dei figli. Non appena ne ha l’età, Edna va a lavorare come domestica da una famiglia del posto. Guadagna $10 alla settimana. Quando riceve la paga, dà al papà 9$ per i bisogni della famiglia e si tiene un dollaro per pagare i mezzi di trasporto per andare al lavoro e per le sue necessità personali.    

Un giorno, mentre sta lavorando, sente una voce insistente che le dice che non entrerà nelle suore di Notre Dame. Ne rimane sconvolta fino a quando, una notte, non sogna di trovare una croce con il volto di S. Francesco e di S. Antonio. Il sogno le lascia un senso di pace e capisce che diventerà una francescana. Va dal parroco e gli racconta la storia e lui le dà il numero di telefono del convento St. Clare…

Nel 1937, due anni dopo essere andata dal parroco e qualche mese prima del suo venticinquesimo compleanno, Edna si prepara a lasciare la casa paterna per entrare nelle Suore Francescane dei Poveri. La valigia è pronta per iniziare la nuova vita; la partenza è prevista per il 2 febbraio. Ma Dio ha in mente un altro programma: delle bufere invernali fanno straripare il fiume Ohio. Il 26 gennaio il livello dell’acqua a Cincinnati sale a più di 30 metri, rendendo impossibile l’uso del ponte che collega il Kentucky alla città. Finalmente il livello delle acque scende il 5 febbraio, consentendo al papà di Edna di accompagnarla al St. Clare. È domenica 7 febbraio.   

Edna è innamorata del Creatore ed entra nella nuova vita con entusiasmo, pronta ad imparare tutto quello che può sulla vita religiosa. Dopo sei mesi come postulante, Edna riceve il nome di sr. Coletta e prende l’abito delle Suore Francescane dei Poveri. Dopo il noviziato, sr. Coletta fa la prima professione, l’8 settembre 1939. La professione perpetua avviene l’8 settembre 1944.  

Sr. Coletta serve nei reparti di dietetica dell’ospedale St. Francis di Columbus (Ohio), al St. Elizabeth di Dayton (Ohio), al St. Elizabeth di Covington (Kentucky), al St. Mary di Cincinnati e al St. Francis, sempre a Cincinnati.  Molte volte viene assegnata al St. Clare, dove è incaricata di preparare dei pasti nutrienti per le suore del convento. Sr. Coletta è una brava cuoca. Il lavoro in cucina a volte è difficile; le pentole sono pesanti, ma sr. Coletta sembra essere sempre nella gioia. È anche il “capo” preferito delle suore più giovani della Congregazione. A Natale tocca a loro adornare le finestre con dei disegni ritagliati. Se una novizia ha studiato da infermiera, sr. Coletta scherza con lei, insegnandole i “sintomi” che indicano quando una certa pietanza è pronta.  

Sr. Coletta serve i poveri in modo più diretto al Centro dei servizi sociali St. John, nella zona Over-the-Rhine di Cincinnati. Lì aiuta a preparare e a distribuire i panini e a dividere i capi di vestiario che sono stati donati. Sr. Coletta si occupa anche delle suore cucinando per la piccola comunità.  

Nel 1982, sr. Coletta torna al St. Clare, accettando il posto di sacrestana. Le piace lavorare in cappella, dove sperimenta un rapporto molto intimo con Dio anche quando lava il pavimento, fa il bucato e stira le tovaglie dell’altare, o quando prepara l’altare per la Messa o per la benedizione, tira fuori le vesti per il celebrante e in tutti i servizi relativi all’attività della cappella. Dopo pranzo si può trovare sr. Coletta in camera, dove si reca a passare un po’ di tempo tranquilla a pregare. La si trova seduta nella sua sedia preferita, con i piedi sollevati, il breviario in grembo o il rosario in mano. Ma guardandola in faccia si vede che ha gli occhi chiusi e un sorriso beato e rilassato; riposa in pace con il suo sposo. All’età di 88 anni sr. Coletta sale per l’ultima volta la scala di cui ha bisogno per arrivare ai punti più alti della cappella e va in pensione al Mercy Franciscan Terrace. Il passaggio è difficile, ma presto si impegna nelle attività della sua nuova casa e continua a partecipare alle attività della Congregazione per quanto la salute glielo permette. Riceve con tanta gentilezza chi va a visitarla nella sua stanza e soprattutto i parenti.  

Sr. Coletta, sentiremo tanto la mancanza della tua presenza tra noi ma sappiamo che ti sei guadagnata un posto particolare nel cuore di Dio. Il tuo corpo debole ha ora lasciato lo spirito libero di entrare nella vita nuova. È il Dio d’amore che ti accoglie nella sua casa eterna. Ricordaci a Gesù e continua a pregare per tutti noi.  

Suor Arleen Bourquin, sfp