8 marzo 1921 – 30 ottobre 2009
Fino alla fine della sua vita sulla terra, sr. Joanna Burkhart ha cercato di essere profondamente unita a Gesù prima di mettersi a servire gli altri. È stata una donna fantastica, la cui vita è stata caratterizzata dalla generosità, dalla compassione, dalla semplicità e dalla fede. Circa tre mesi prima della morte, sr. Joanna si è resa conto che prendersi cura di sé stava diventando sempre più difficile e ha chiesto di essere mandata nella comunità del Mercy Franciscan Terrace. Mentre sorella morte corporale si preparava a portare l’anima preziosa di sr. Joanna nel regno celeste, tante suore sono rimaste a pregare al suo capezzale. Sr. Joanna è entrata nella nuova vita verso le 6,40 del mattino del 30 ottobre 2009 all’età di 88 anni.
Cecilia Schwallie e Aloysius Burkhart si erano stabiliti in una fattoria vicino a Louisville, in Ohio. In quei giorni, poco prima della grande Depressione, avere una fattoria ha consentito alla giovane coppia di poter mantenere la famiglia in aumento. Genevieve Cecilia è nata l’8 marzo 1921, quinta di sette figli. Quando il medico di famiglia ha presentato la neonata ai fratelli, ha detto loro di averla trovata nel bosco. Fin da piccola Genevieve non aveva paura di niente. Mentre sua sorella più grande aiutava la mamma Genevieve giocava con i fratelli. Un giorno, quando aveva solo cinque anni, ha seguito i fratelli nel fienile dove i ragazzi si divertivano a giocare con una gallina. Quando si sono stancati del gioco se ne sono andati, lasciando che Genevieve si arrangiasse a trovare un modo di scendere dal fienile. Dato che non c’era la scala, Genevieve si è calata tra un tronco e il carro di fieno che era appoggiato al muro, facendosi un lungo taglio alla gamba.
Genevieve ha frequentato la scuola elementare e le medie nella parrocchia, dove le lezioni si svolgevano in due stanze. Era molto intelligente e finiva presto il lavoro che le veniva assegnato. Anzi, in un anno ha fatto la quinta e la prima media. Dopo la terza media ha cominciato ad aiutare nel lavoro della fattoria. A diciannove anni le è stato chiesto di prendersi cura della zia Mary. Dopo la morte della zia, lo zio le ha chiesto se voleva fermarsi ad occuparsi dei bambini e della casa. In quel periodo, nel cuore di Genevieve stava maturando la vocazione religiosa. A ventitré anni si è detta che se il suo destino fosse stato di sposarsi avrebbe già incontrato la persona giusta. Ma dal momento che non l’aveva incontrata ha deciso di prendere in seria considerazione la vocazione alla vita francescana. Il parroco l’ha presentata alle Suore Francescane dei Poveri e Genevieve ha scelto di entrare il 31 agosto 1944, dato che per quel giorno il raccolto sarebbe stato finito e le conserve per l’inverno terminate.
Quando ha ricevuto l’abito della Congregazione, Genevieve ha ricevuto anche il nome di sr. Joanna. Dopo il noviziato sr. Joanna ha fatto i primi voti il 3 maggio 1947. Nei cinque anni di voti temporanei sr. Joanna è stata mandata a servire i poveri nei centri di accoglienza di Steubenville, Hamilton e Cincinnati. Ha fatto la professione perpetua il 3 maggio 1952. Era un’ottima cuoca e le è stata data la possibilità di studiare dietologia al Fontbonne College di St. Louis (Missouri). Le piaceva offrire dei pasti sani sia ai pazienti che al personale dell’ospedale St. Margaret.
Nel 1960 sr. Joanna si è offerta di andare a servire i poveri come missionaria in Brasile. Quando ha ricevuto la lettera, arrivata per posta aerea, della Superiora Generale delle Suore Francescane dei Poveri l’ha aperta con grande emozione. Ma invece di chiederle di andare in Brasile le veniva chiesto di servire nel reparto di dietetica del Convento Cuore Immaculata di Maria a Frascati. In quel periodo sr. Joanna ha imparato a parlare un po’ di italiano e ha lavorato insieme alle giovani suore italiane. Era a Roma durante il Concilio Vaticano Secondo, in occasione della morte di papa Giovanni XXIII e dell’elezione e dell’incoronazione di papa Paolo VI. Ha avuto anche l’opportunità di visitare a Roma tanti luoghi significativi per i cristiani. Nel 1968, quando gli uffici del Generalato sono stati spostati negli Stati Uniti, sr. Joanna è ritornata a Cincinnati per continuare il servizio diretto ai poveri.
Nonostante avesse avuto ottimi risultati a scuola fino alle medie, sr. Joanna non aveva avuto l’opportunità di conseguire un diploma di scuola superiore. Solo nel 1969, all’età di 50 anni, ha conseguito il diploma di scuola superiore nello stato dell’Ohio. Nel 1971 sr. Joanna ha studiato catechesi ed è andata a St. Henry, sempre in Ohio, dove ogni settimana insegnava catechismo a trecento bambini che venivano mandati a dottrina dalle scuole statali.
Ripensando alla vita di Sr. Joanna, non si può fare a meno di constatare che Dio la stava preparando all’ultima fase del suo ministero attivo. Dopo aver terminato un programma di studio in Formazione pastorale clinica, sr. Joanna è entrata a far parte del gruppo di cappellani dell’ospedale Providence (ora Mercy Franciscan Mt. Airy). Nel 1975 è stata la prima donna ad essere riconosciuta ufficialmente dall’Associazione nazionale dei cappellani cattolici. Poi è passata a servire al Mercy Franciscan Western Hills. Per ventisette anni sr. Joanna è stata una presenza accogliente in entrambi gli ospedali, confortando i pazienti, tranquillizzandoli mentre si preparavano ad andare in sala operatoria, consolando i moribondi e le loro famiglie e salutando gli ex pazienti e i loro parenti.
Sr. Joanna era una donna molto forte. La difficoltà più grossa l’ha incontrata quando un giorno si è svegliata e si è resa conto di avere avuto un ictus. Il servizio svolto in ospedale, però, l’aveva preparata a ricevere le cure di cui ora era lei ad avere bisogno. Sr. Joanna è rimasta la difficoltà di parlare ma lo spirito non è mai venuto meno. A sr. Joanna piaceva andare al ristorante insieme alle amiche, suor Norma Meyer e suor Bonnie Steinlage. Anche se faceva fatica a comunicare, le suore la incoraggiavano ad ordinare da sola. Sr. Joanna partecipava sempre attivamente alle conversazioni e alle discussioni.
Sr. Joanna si è ritirata dal servizio attivo nel 2000 ed è andata a far parte della comunità St. Clare fino a quando le sue condizioni fisiche non l’hanno spinta a chiedere di trasferirsi in casa di riposo, cosa che ha capito e scelto liberamente. Certo, quello che ha fatto negli anni di servizio è stato tantissimo, ma noi che siamo vissute insieme a lei ricorderemo sr. Joanna per il suo spirito di ospitalità e la fedeltà alle Suore Francescane dei Poveri. Come Gesù, si è versata in sacrificio per gli altro. “No” era una parola che non era facile sentirle dire.
Anche se di solito si prega per chi ci ha preceduti è difficile pregare per sr. Joanna. Viene piuttosto la convinzione che sia già in Paradiso ad intercedere per tutti i membri delle Suore Francescane dei Poveri e degli associati, che sono stati la sua famiglia e i suoi amici nel cammino verso Dio. Sr. Joanna, ci manchi tanto. Prega per noi ora e nell’ora della nostra morte.
Suor Arleen Bourquin, sfp