Rinnovarsi per ricominciare

Rinnovarsi per ricominciare

“So in chi ho posto la mia fede e sono convinto che egli è capace di custodire fino alla fine ciò che mi è stato affidato” (2 Tm 1, 12)

È con queste parole, con cui San Paolo esprime piena fiducia in Dio, che siamo state accolte all’incontro di Formazione continua dell’area italiana che si è svolto ad Assisi dal 24 al 26 gennaio 2025.

In realtà il titolo dell’incontro è un altro, denso di significati e pieno di promesse che si riveleranno mantenute oltre ogni aspettativa: “Adulte nella fede, adulte nella sororità, adulte nell’uscire per favorire incontri generativi sullo stile di Maria ed Elisabetta”.

Dunque, tre tappe, tre dimensioni del diventare adulte, non solo per noi stesse, ma per offrire all’umanità tormentata e alla Creazione ferita, il dono di relazioni generative imparando da Maria ed Elisabetta alle quali abbiamo guardato per trovare ispirazione durante il nostro ultimo Capitolo generale.

Ad Assisi ci siamo dedicate uno spazio e dei tempi per scendere in profondità. Un weekend ricchissimo di contenuti, costruito tra noi e da noi con una molteplicità creativa di strumenti: dalla preghiera, alla visualizzazione guidata, dalla conversazione nei tavoli, a svariate dinamiche di gruppo ben preparate dal Circolo di sapienza che ha curato l’incontro, a cui tutte abbiamo partecipato con docilità, entusiasmo e gratitudine.

Adulte nella fede: abbiamo fatto un viaggio tra tante definizioni possibili del termine “adultità”, offrendoci reciprocamente risonanze ed esperienze. Ricchissima e profonda la condivisione del volto di Dio che ciascuna incontra o scopre lungo il cammino di crescita personale.

Adulte nella sororità: siamo entrate nel cuore della nostra vita, portando nelle dinamiche di gruppo, non solo la saggezza dell’esperienza maturata fino ad ora, ma le domande, i nodi dolorosi, le conquiste e le speranze per il futuro. Crediamo di poterci offrire un “oltre”. Per fare questo abbiamo riguardato la cassetta degli attrezzi, fino ad ora utilizzati, per costruire la sororità tra noi. Ne abbiamo individuati di nuovi, abbiamo scoperto che si possono riempire di contenuti diversi ed autentici le pratiche che già mettiamo in atto, come la scrittura del progetto comunitario, oppure le visite fraterne alle comunità, le verifiche… Insomma tanta ricchezza possibile ed accessibile. Abbiamo avuto bisogno di dedicare un tempo supplementare per aggiungere alla sororità la riflessione sulla vita comunitaria, che siamo chiamate a costruire con pazienza e misericordia.

Adulte nell’uscire: ciascuna ha testimoniato quanto il carisma di Madre Francesca, a noi affidato, sia vivo, efficace, necessario, e come generi cura e processi di guarigione sempre e malgrado la nostra pochezza, anzi proprio attraverso la nostra fragilità.

Ci siamo raccontate la personale Elisabetta nel cui incontro si è risvegliata la potenza del Carisma nella vita di ciascuna di noi, ed è scaturito un Magnificat corale, profondissimo e pieno di gratitudine, grazie al quale si percepivano vive le parole di Madre Francesca “Lascia agire sempre e solo Lui e guarda con stupore ed umiltà l’Opera Sua”.

Personalmente sono uscita da questo weekend davvero fortificata dalla contemplazione – come recita la Direzione capitolare – pronta ad alzarmi di nuovo e sempre con Maria per coltivare la pienezza della VITA. Il clima tra noi, la franchezza, l’affetto, ma anche qualche nodo, lo splendido “Casale di Monica” che ci ha ospitate, le visite a Santa Maria degli Angeli e la Messa celebrata alla Basilica Inferiore di San Francesco: è stato possibile vivere tutto in CONTEMPLAZIONE continua, riscoprendo in modo nuovo questa dimensione che viene risvegliata e si riattiva.

Così l’augurio che la nostra Ministra congregazionale, sr Wilma Molinari, ci aveva fatto pervenire dal Senegal all’inizio del weekend di “Rinnovarci, rimotivarci e ricominciare” si è avverato oltre ogni aspettativa.

Sr Mariapia Iammarino, SFP