Arrivederci su nuove strade

Arrivederci su nuove strade

A fine febbraio ha chiuso le sue porte la comunità delle Suore Francescane dei Poveri a Pistoia, dopo 27 anni di presenza, servizio e accoglienza in cui moltissimi sono stati gli incontri con i giovani, le donne, le famiglie, i poveri, le persone in difficoltà.

Quella che segue è la testimonianza di Maria Chiara, che ripercorre il tratto di strada che ha condiviso con le suore in questi anni e racconta ciò che Casa Betania è stata per tutte/i coloro che l’hanno conosciuta.

“Era il 13 gennaio 1998 quando il Signore ha condotto a Pistoia le Suore Francescane dei Poveri nella casa che è diventata Casa Betania, la casa di Marta, Maria e Lazzaro, dove Gesù andava quando aveva bisogno di stare in amicizia, di trovare pace e ristoro, calore familiare.

Le ho conosciute quando avevo 18 anni ed erano da poco a Pistoia.

Quello che mi ha colpito fin da subito del carisma delle Suore Francescane dei Poveri sono stati l’accoglienza senza pregiudizi, l’ascolto e la gratuità.

Mi hanno accompagnato negli anni del mio cammino di crescita di donna che si affaccia alle prime scelte di vita fino a diventare sposa; dal gruppo giovani, attraverso l’esperienza del Centro giovanile, fino ad oggi.

Tanti/e hanno potuto conoscerle o vederle muoversi in città a volte in bicicletta, spesso a piedi con il passo svelto di chi corre, per essere strumento dell’amore di Dio.

E questo sono state: testimoni credibili e concrete di Dio Amore, della sua cura, della sua creatività e della sua forza.

Sambuca, il primo ritiro del gruppo giovani anno 1999 con Don Alessandro, sr Marina e sr Michela

Il loro carisma di cura dell’umanità povera e sofferente le ha condotte a svolgere anche attività nella Caritas diocesana, presso il Centro San Martino de Porres, nell’aiuto alle donne vittime di tratta, alle madri fragili con figli, presso il consultorio familiare, in carcere, con i Rom e in tutti i luoghi dove Lui le chiamasse.  

In questi anni hanno messo in gioco il loro carisma di cura anche accompagnando fidanzati e sposi nel cammino di vita e di fede; organizzando incontri per persone che volevano avvicinarsi al carisma francescano e per donne di varie età alla scoperta della bellezza dell’essere donna, voluta e amata da Dio; impegnandosi nella pastorale giovanile e familiare ad ampio raggio nella città.

Per molti sono state preziose guide nel cammino di fede e di vita, dalla giovane età, quando si è nel periodo delle scelte di vita, travolti da desideri e emozioni, fino all’età adulta.

La porta di Casa Betania è stata sempre aperta per una parola in amicizia, un pranzo in semplicità, un confronto spirituale, un incontro di formazione e condivisione. L’accoglienza non è mai venuta meno, nemmeno durante la pandemia, continuando attraverso incontri online, telefonate, messaggi.

La cappella, luogo di spiritualità intensa e di preghiera intima, nel cuore del quartiere, è stata un punto di riferimento nella vita di molti.

Sr Maria Francesca, sr Antonietta, sr Marvi, sr Michela, sr Marina, sr Paola, sr Francesca Maria, sr Vera, sr Tina, sr Gabriella, sr Giovanna, sr Mara, sr Vincenza, sr Cinzia, sr Viera, sr Giannica, sr Giuliana, sr Roberta, sr Carmen: amiche, sorelle, madri, questo sono e rimarranno sempre.

Certamente la nostra città perde molto con la chiusura della comunità, ma siamo certi che il bene da loro seminato e donato continuerà a portare frutto, proprio come il chicco di grano che, se caduto in terra muore, porta molto frutto (Gv 12,24-26).

Quando le suore pronunciano i voti perpetui, viene loro promesso il centuplo del Vangelo: questo è il mio augurio, unito a quello di chi vuole loro bene, per il futuro.

Non addio ma “A Dio”, arrivederci, su quelle strade che il Signore traccerà nel tempo a venire.

Con immenso affetto e gratitudine al Signore per questo dono della presenza delle figlie di Madre Francesca a Pistoia per 27 anni.

Una giovane diventata adulta, Maria Chiara Pieraccioli